Tre anni sono trascorsi dalla notte che ha sconvolto il Trentino. I boschi del Monte Bedolè, in Primiero, pagarono un tributo pesantissimo alla furia della tempesta Vaia: una quantità enorme di alberi venne schiantata dal vento, e ci furono anche vittime. Le ferite che il territorio ha subito sono ancora in parte visibili, ma il sistema di Protezione e la popolazione in prima persona hanno saputo rialzare la testa. Nemmeno l’emergenza Covid ha frenato il loro impegno sul campo. Terra di valli, montagne e natura talvolta ostile, il Trentino sa guardare avanti. Ne parliamo con Luigi Gottardo, funzionario forestale Provincia Trento.