Il fascino mistico del Teatro Andromeda, l’opera visionaria del pastore siciliano Lorenzo Reina è il PANORAMA scelto da Claudio Capitini: un habitat che armonizza in modo stupefacente arte e natura, un panorama e un’opera d’arte da togliere il fiato. Nell’entroterra di Agrigento, mille metri sopra il paesino di Santo Stefano Quisquina, c’è un luogo magico sospeso tra terra e cielo. Da lì sopra, nelle giornate più limpide, l’occhio può arrivare fino all’isola di Pantelleria.
In questo luogo, 30 anni fa, un pastore di nome Lorenzo Reina posò la prima pietra di un’opera architettonica che sembra un disegno divino. Mentre il palcoscenico fa da anticamera allo spazio profondo, 108 cubi di pietra giacciono sparsi a formare la platea: sono l’esatta proiezione della costellazione di Andromeda, a rendere lo spettacolo teatrale una comunione assoluta tra arte e natura. Oggi assistere a una rappresentazione in questa cornice è un vero privilegio, come se l’antico mito greco legato a questa terra riprendesse magicamente vita. Buon viaggio!