Donatella Hodo, una ventisettenne che lottava contro i problemi di dipendenza e contro la sua fragilità, si è tolta la vita nel carcere di Verona. «Siamo persone prima che giudici. E io, come magistrato ma soprattutto come uomo, sento di aver fallito». Lo dichiara in una lettera consegnata ai familiari, il giudice di Sorveglianza che dal 2016 seguiva personalmente il caso. Come non riflettere su quanto accaduto e sul tema dei suicidi in carcere? Lo facciamo con l’avvocato Veronica Manca, dell’Università degli Studi di Trento, particolarmente attenta ai problemi dell’esecuzione penale.