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STATO E CHIESA

Ha rischiato di diventare un caso in Vaticano la nota con cui la Santa Sede, invocando per la prima volta una violazione del Concordato, ha chiesto in una nota modifiche al ddl Zan sulla omotransfobia attualmente sotto esame parlamentare e già approvato alla Camera. Comunque la si pensi, il fatto che la Santa Sede sia stata costretta a fare un passo diplomatico formale per segnalare al Governo italiano che quel disegno di legge violerebbe il Concordato fra Stato italiano e Chiesa Cattolica sul tema della libertà, quella di tutti noi, è un evento eccezionale. Perché è accaduto? E perché ancora torna in ballo il rapporto tra Stato e Chiesa, più o meno opportunamente? Ci risponde Andrea Tornielli, direttore del Dicastero della Comunicazione della Santa Sede.

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