Assolto dalla condanna di stupro perché la vittima lo avrebbe indotto a «osare». È la motivazione della Corte d’Appello di Torino per ribaltare quanto stabilito in primo grado. Ed è subito polemica. Mitia Rendiniello Psicologa e psicoterapeuta presso SVSeD Soccorso Violenza Sessuale e Domestica – Clinica Mangiagalli.