Il Prosecco, star mondiale delle bollicine, dopo la bomba sganciata da Bruxelles, che ha dato l’ok al Prosek croato, ha poche settimane davanti a sé per evitare che si consumi un’ingiustizia. Con la paradossale mossa dell’Ue, impegnata proprio nella tutela delle denominazioni, si rischia l’indebolimento di protezione del Prosecco. Il Prosek – goffa traduzione del termine Prosecco, bollicine che riscuotono da anni un successo mondiale con 500 milioni di bottiglie – fa un altro passo verso la menzione tradizionale, ma il Consorzio Prosecco non ci sta, così come ristoratori, associazioni di categoria e governo che si sono schierati accanto all’eccellenza italiana. Ne parliamo con Luca Giavi, Direttore Generale Consorzio di Tutela della Denominazione di Origine Controllata Prosecco.