«Apriteli questi benedetti teatri. Mi riferisco alla mancanza di cibo spirituale e culturale di cui soffriranno le generazioni future. Così portiamo il nostro Paese allo sbaraglio. Non si muore solo di fame e di Covid. L’assenza di cibo spirituale e culturale porta alla morte psichica, alla morte della società». È l’ennesimo appello del direttore d’orchestra Riccardo Muti, che Claudio Capitini riprende parlando della chiusura di teatri, cinema e musei con Enrico Messina, attore, autore e regista , gestore del Teatro Comunale di Ceglie Messapica, provincia di Brindisi, che parla anche a nome delle tante maestranze da mesi disoccupate. Una tragedia per il mondo della cultura. Non solo per appassionati.