“Per questi ragazzi la sicurezza deve essere la prima cosa, senza la sicurezza non si torna a casa”. Nelle sue interviste e nelle sue partecipazioni a conferenze, lo ripete sempre Emma Marrazzo, la mamma di Luana D’Orazio, la 22enne operaia morta in una ditta tessile di Montemurlo il 3 maggio 2021. È questa la tragica vicenda che tutti ancora sconvolge, anche solo al ricordo, unitamente alle tante vittime che raccontano ormai una strage. Ed è una delle storie presenti nel libro “Non si può morire di lavoro – Storie di giovani vite spezzate” di Raffaele Bortoliero, di professione commercialista, che vive a Bassano del Grappa e che è il nostro ospite.