Il maestro Beatrice Venezi – direttore d’orchestra, così vuole la si chiami, al maschile -, nominata consigliere per la musica dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha proposto di istituire un albo per la professione di critico musicale, certificato da un percorso di formazione. Aldo Grasso, sul Corriere, le ha risposto che «le corporazioni» ci ritufferebbero in periodi neri della nostra storia che poco si conciliano con la libertà di pensiero. Un’ipotesi fuori dal tempo e dal mondo. Il dibattito è aperto. Interviene, da noi richiesto, Giovanni Gavazzeni, critico musicale de Il Giornale, tra gli ultimi critici che contano e che danno un senso alla loro professione.