La sentenza che indigna. A L’Aquila «la colpa fu anche dei morti» che non lasciarono le case durante il terremoto. Per questo motivo un giudice sentenzia che il risarcimento ai familiari di tre dei ventiquattro condomini morti nel terremoto dell’Aquila del 2009 vada decurtato del trenta per cento per concorso di colpa. A tremare questa volta è anche il buonsenso, il giusto commento. Ai nostri microfoni l’avvocata Wania Della Vigna che da molti anni segue i processi per i crolli della Casa dello Studente e di via Campo di Fossa all’Aquila, per il sisma di Amatrice e l’hotel Rigopiano.