Secondo la Corte d’Assise di Taranto, la gestione dell’ex Ilva ha causato un disastro ambientale, una sentenza del maggio scorso. Le accuse sono di omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro e avvelenamento di sostanze alimentari. L’allarme è concreto e la sfida chiara sul futuro dello stabilimento siderurgico: dall’attuale produzione di acciaio basata sul ciclo del carbone passare a un futuro centrato sull’utilizzo in siderurgia dell’idrogeno verde. Ma che fine ha fatto la promessa di rendere la fabbrica compatibile col territorio? Sentiamo Lunetta Franco, pres. Legambiente Taranto.