Le microplastiche dal mare contaminano il nostro cibo. Lo si dice da tempo e ora uno studio ENEA-Cnr, pubblicato sulla rivista internazionale Water, descrive una parte del percorso delle microplastiche “dall’acqua al piatto”, dimostrando come questo contaminante si trasferisca dall’acqua dolce alle radici delle piante acquatiche e, quindi, ai crostacei che se ne cibano, con danni al patrimonio genetico di questi ultimi e, a lungo termine, per l’intero ecosistema. Ne parla Valentina Iannilli, referente per lo studio, ricercatrice del laboratorio Biodiversità e Servizi ecosistemici ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.