«Una mattina di metà ottobre il signor Ennio Di Lalla — ottantasei anni, cardiopatico—uscì dall’appartamento del quartiere romano di Don Bosco in cui viveva da solo e si ricoverò in ospedale per delle visite mediche. Al ritorno, qualche giorno dopo, trovò la serratura cambiata e un altro nome sul campanello. Ad aprirgli venne una donna sui trent’anni e lo informò che quella adesso era casa sua.» Lo scrive Gramellini sul Corriere ancora una volta stigmatizzando il “fenomeno abusivi”. E prosegue: «Separando con chiarezza i casi alla Ennio da quelli in cui c’è un immobile abbandonato, cosa ci vuole a scrivere una legge composta da un unico articolo? “Il legittimo occupante — proprietario o inquilino — che si trova la casa invasa da altri ha diritto di ottenerne la disponibilità immediata”. Dai, non è difficile. È di destra? È di sinistra? Non lo so, ma è giusto.» Del fenomeno parliamo con Alessandra Egidi, segretario generale Confedelizia.